Le pasticelle di Natale

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La cucina innevata di zucchero a velo e il profumo di naspro che si spande nell’aria, è così che comincia la nostra storia delle pasticelle di Natale

La storia cilentana alla ricerca del gusto e delle tradizioni più antiche e romantiche continua
e dopo aver assaporato i fantastici fusilli con il sugo di carne,
stavolta le protagoniste sono proprio loro: Le pasticelle di Natale.

Se chiedete un po’ in giro per il Cilento quali siano i dolci tradizionali natalizi della nostra terra,
molto probabilmente qualcuno vi parlerà delle pasticelle,
qualcun altro delle pastorelle, un altro ancora delle lucerne.

Ebbene sì, i diversi nomi indicano sempre lo stesso dolce, anche se con una forma differente, dal sapore sublime e dalla forte nota di castagna e cioccolato, avvolta come in un abbraccio, dalla friabile pasta frolla.

Le Lucerne ad esempio, assomigliano ad una stella e ricordano la Stella Cometa,
le pasticelle di Natale che prepariamo oggi, invece, tipiche della zona collinare a Sud della Costa di Agropoli,
hanno una forma semplice, con i bordi ricamati.

Il Cilento è un territorio molto vasto ed è ricco di tradizioni, riti e antiche usanze culinarie, che donano a questa terra quel velo di mistero e quella intensa bellezza che solo la diversità sa dare.

Natale è alle porte e mi è sembrata una bellissima e dolce idea quella di condividere con voi la preziosa ricetta delle pasticelle di Natale di nonna Iolanda.
Ma prima di impastare e mettere il grembiule voglio raccontarvi un aneddoto molto divertente.

Mia sorella non amava particolarmente le pasticelle di Natale da piccola, ma adorava mangiare il naspro con le codette in superficie.
Una volta, di nascosto da nonna, che adorava decorare con maestria questi dolci delle feste, perché amava presentarli agli ospiti in tutta la loro bellezza, mangiò le decorazioni di un vassoio  intero di pasticelle.

Immaginate nonna Iolanda quando vide le sue pasticelle mangiucchiate e tutte spelacchiate in superficie.

Questa storia mi ha sempre fatto sorridere e spero che faccia sorridere anche voi, perché è scientificamente provato che per cucinare serva un sorriso a trentasei denti e una grande gioia nel cuore.
Ehm, in realtà nessuna ricerca scientifica lo ha mai provato (devo ammetterlo), ma io continuo a credere che tutto venga più buono quando è condito con amore e serenità. Non credete?

Bene, è arrivato il momento di mettere le mani in pasta e mi raccomando, prima di indossare il grembiule, non dimenticate di dire “Gigli e rose”.

Pasticelle di Natale

Ingredienti per la pasta frolla
(Per 45/50 pasticelle di Natale) :

500 gr di farina 0 
2 uova + 1 tuorlo
175 gr di burro
160 gr di zucchero
1 cucchiaino raso di lievito in polvere
1 cucchiaio di Liquore Strega (facoltativo)
Un pizzico di sale

Per il ripieno:
350 gr di farina di castagne o 350 gr di purea di castagne
250 gr di cioccolato fondente
2/3 cucchiai di liquore Strega
50 gr di pinoli
2 cucchiai di zucchero a velo
3 tazzine di caffè

Per il naspro (glassa all’acqua) :
100 gr di acqua

2 cucchiai di zucchero a velo
3 cucchiai di succo di limone 

Prendiamo il burro e lasciamolo a temperatura ambiente per 15 minuti.
Quindi tagliamolo a pezzetti e versiamo in una ciotola.
Aggiungiamo lo zucchero e amalgamiamolo al burro con le mani.

Quando il composto appare amalgamato,
aggiungiamo le uova e impastiamo con una forchetta o con le mani.
Setacciamo la farina e il lievito, creando la fontana sulla spianatoia.

Aggiungiamo un pizzico di sale e versiamo il composto di uova, burro e zucchero.
A questo punto impastiamo velocemente, così da non scaldare troppo il burro.

Quando il composto appare liscio e compatto formiamo un panetto, copriamolo con la pellicola alimentare
e riponiamo in frigo per  circa 40 minuti.

Ora dedichiamoci al ripieno:
Se utilizzate la farina di castagne già pronta, potete versarla nella ciotola e aggiungere gli altri ingredienti.
Se invece volete preparare la purea in casa, dovrete decidere se utilizzare castagne fresche o secche.

Procedimento per le castagne fresche:
Laviamo le castagne e incidiamole nella parte centrale, così cuoceranno meglio e una volta cotte la buccia verrà via facilmente.

In una pentola capiente mettismo a bollire le castagne.

Dovranno essere completamente coperte dall’acqua.
Calcoliamo 45 minuti dall’inizio del bollore, anche un’ora per le castagne più grandi.

Una volta cotte disponiamole in un canovaccio e sbucciamole ancora calde, privandole sia della buccia esterna sia di quella interna.
A questo punto passiamo le castagne con il passa verdure. La purea è pronta.

Procedimento per le castagne secche:
Mettiamo le castagne a bagno per tutta la notte.

Quindi sciacquiamole e poniamole in una pentola capiente con abbondante acqua.
Anche in questo caso l’acqua deve coprirle completamente.

Calcoliamo 45/50 minuti circa da quando l’acqua comincia a bollire.
Dopodiché scoliamole e passiamole al passaverdure.

Una volta pronta la nostra purea, facciamo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente.
Nel frattempo aggiungiamo alla purea di castagne o alla farina di castagne, pinoli (tritati o interi a seconda del vostro gusto), il caffè, lo zucchero a velo, il liquore Strega e il cioccolato una volta sciolto.

Mescoliamo il composto energicamente.
Se desiderate un impasto più cremoso potete frullarlo con un frullatore ad immersione.

Una volta pronto il ripieno, prendiamo la pasta frolla nel frigo e dividiamola in quattro panetti.
Stendiamo con il matterello un panetto per volta fino ad ottenere una sfoglia di uno spessore medio.
Io lo preferisco un po’ spesso, ma potete anche farlo più sottile, non troppo perché la frolla potrebbe rompersi in cottura.

Una volta raggiunto lo spessore desiderato, con un tagliapasta o un bicchiere formiamo dei dischi e mettiamo al centro un cucchiaio colmo di ripieno, dopodiché adagiamo su ogni disco un altro disco per chiudere.
Facciamo uscire delicatamente l’aria andando a premere leggermente con le dita vicino al ripieno e chiudiamo le estremità con una forchetta, per evitare che si aprano in cottura.

Cuociamo in forno statico preriscaldato, a 160 gradi per 15 minuti, nel ripiano centrale. 
Le pasticelle sono pronte, potete guarnirle con del miele millefiori e delle codette, con semplice zucchero a velo o come da tradizione cilentana, con il naspro.

Come preparare il naspro:

La proporzione vincente per la glassa è per ogni 100 gr di zucchero due cucchiai di acqua.

Quindi portiamo a ebollizione l’acqua in un pentolino.
Versiamo una parte dello zucchero in una ciotola, il mio consiglio è quello di metterne un po’ alla volta, così da rendersi conto della quantità che serve.
Quando l’acqua è giunta ad ebollizione aggiungiamone un po’ alla volta allo zucchero e lavoriamo con uno sbattitore.

La consistenza ideale del naspro è cremosa e compatta, quindi la glassa dovrà apparire bianca, abbastanza coprente e poco liquida.
Se vi sembra troppo liquida aggiungete dello zucchero. Viceversa, se vi sembra troppo solida, aggiungete un po’ di acqua.

Quando il naspro è pronto versiamo il succo del limone e mescoliamo.
Guarniamo le pasticelle, spennellandole con un pennello da cucina con il naspro, prima che questo si asciughi versiamo sopra le codette o quello che preferiamo.

Le pasticelle di Natale sono pronte.
Potete conservarle in un luogo asciutto in sacchetti per alimenti chiusi, o in un porta biscotti, una volta raffreddate, per circa 10/15 giorni.

Preparare le pasticelle con mia mamma è una tradizione che profuma di Natale e alla quale non saprei rinunciare.
Il modo più dolce per vivere l’attesa, fra l’addobbo dell’albero e il Babbo Natale da appendere sulla porta d’ingresso.

Adesso sono curiosa, quali sono le vostre tradizioni natalizie, culinarie e non?
C’è un dolce tradizionale che portate nel cuore e che vi ricorda la vostra nonna?

Non vedo l’ora di leggere le vostre storie nei commenti,
ci vediamo la prossima settimana con un’altra ricetta cilentana natalizia del cuore.

Vi abbraccio,
Roberta

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