Acciaroli, l’antico borgo di pescatori

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Chiunque abbia trascorso un po’ di tempo nel Cilento, dovrebbe, almeno una volta, essersi recato in visita in uno dei luoghi più affascinanti di queste terre: Acciaroli, la piccola frazione del comune di Pollica, da qualcuno definita anche la Perla del Cilento. Un borgo di pescatori, che arriva a malapena a contare 1.000 cittadini, ma che è in grado di ammaliare col suo fascino antico decine di migliaia di turisti ogni anno. Se non siete fra i fortunati conoscitori di questo piccolo centro cilentano, oggi vi porteremo con noi a scoprire la bellezza di questa terra e dei suoi abitanti, gli acciarolesi.

Acciaroli, tutto quello che c’è da sapere

Prima di addentrarci nei dettagli su questo meraviglioso borgo, spieghiamo come raggiungere Acciaroli. In effetti, tutto dipende da dove provenite: se siete partiti da nord, allora dovrete percorrere la S.S. 18, imboccando l’uscita Agropoli; se, invece, provenite da sud, per arrivare ad Acciaroli allora dovrete impegnare la S.P. 430, fino all’uscita Poderia. Non temete, comunque, perché un buon navigatore e la magnifica vista di cui potrete godere sul mare del Cilento, renderanno il vostro viaggio ad Acciaroli estremamente piacevole. Chiaramente, tenete conto del traffico: nel periodo estivo, i vacanzieri potrebbero creare lunghe code rendendo il vostro viaggio nel Cilento meno piacevole del previsto. In ogni caso, alla fine, con un po’ di attenzione potrete godere del magnifico paesaggio acciarolese.

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La storia di Acciaroli: il borgo visitato da Dumas e Hemingway

Acciaroli, almeno stando alla descrizione che Giuseppe Volpe, sacerdote di Pollica, ne fece nel 1888, non si è sempre chiamata così. Egli stesso, infatti, la definì come Acciarolo e, prima ancora Lacciarolo. In ogni caso, già all’epoca, le terre acciarolesi sono descritte come una lingua di terra su cui poggiavano alcune abitazioni e diverse imbarcazioni da traffico e da pesca. Un borgo di pescatori, per l’appunto, i quali si dedicavano alla pesca delle alici, per poi rivenderle, una volta poste sotto sale, presso il mercato ittico di Salerno.

Testimonianze della presenza umana ad Acciaroli, tuttavia, sono molto più antiche. Ce lo dice, per esempio, la celebre chiesa della S.S. Annunziata, risalente al XII secolo d.C. Così come pure lo testimonia la Torre Normanna che, nel XIII secolo d.C., Federico II fece erigere a guardia del litorale.

Nel tempo, poi, Acciaroli ha saputo conservare la sua genuinità. Non è un caso, dunque, che autori di rilievo internazionale abbiano fatto visita a questo piccolo centro cilentano. Ne è un esempio Alexandre Dumas – l’autore de I tre moschettieri e il Conte di Montecristo – che qui si fermò mentre stava trasportando un carico di fucili destinato ai Mille di Garibaldi. Come pure, fra gli anni ‘40 e ‘50 del Novecento, Acciaroli fu spesso visitata da Ernest Hemingway – autore del capolavoro Il vecchio e il mare. Proprio a proposito della sua opera più famosa, a lungo ha circolato la leggenda che Hemingway avesse preso ispirazione da un pescatore acciarolese. Com’è risaputo, invece “il vecchio” del capolavoro statunitense era un pescatore cubano, dove lo scrittore si recò.

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Cosa vedere ad Acciaroli, dal borgo alle spiagge

Quello di Acciaroli, come detto, è un piccolo borgo un tempo abitato quasi esclusivamente dai pescatori. Forse proprio questo fascino, per lo più ancora intatto, continua ad esercitare una forte suggestione sui visitatori. Per questo, nonostante le sue piccole dimensioni, Acciaroli ha tanto da mostrare.

A cominciare dal borgo stesso: l’architettura del centro storico di Acciaroli, ad un occhio disattento, potrebbe sembrare povera. Invece, chi sa prestare la necessaria attenzione a questi dettagli, saprà senz’altro cogliere quanta attenzione vi è nei dettagli delle costruzioni. Fra gli stretti viottoli, che tagliano fra le costruzioni in pietra, riuscirà a cogliere l’essenza della semplice vita che poteva condurre un acciarolese soltanto cinquanta o sessant’anni fa. Passeggiando fra queste strade, non si avrà difficoltà a raggiungere la chiesa S.S. Annunziata (via Diaz, 1) e il suo più recente campanile. Si tratta di un piccolo capolavoro, probabilmente eretto su di una villa di epoca romana e successivamente donata ai francescani che vi costruirono un convento. Il campanile, invece, fu realizzato nel 1926, quando la comunità divenne parrocchia.

Un’altra attrazione imperdibile, a poca distanza dalla chiesa dell’Annunziata, è la Torre Normanna di Acciaroli. Risalente al XIII secolo d.C., la sua imponente costruzione rappresenta la parte terminale del porto di Acciaroli. Di fronte ad essa, soprattutto se avrete la possibilità di fermarvi fino al tramonto, potrete godere di una suggestiva scenografia, prima di tornare fra i vicoli per sorseggiare un drink o mangiare qualche piatto tipico della cucina cilentana.

Naturalmente, Acciaroli è anche e soprattutto mare. Non fatevi scappare, se ne avete la possibilità, una visita al porto. Da qui potrete vedere il via vai delle barchette di pescatori. Non è raro, poi, incrociare qualche lussuoso yatch. Quando si parla di mare, lo sappiamo, volete sentire di spiagge. In effetti, il mare di Acciaroli è rinomato le la qualità delle sue acque. Non è un caso che il mare acciarolese sia, da anni ormai, pluripremiato. Le spiagge di Acciaroli, caratterizzate da sabbia fine, acque cristalline e bassi fondali rendono questo litorale uno dei più apprezzati dalle famiglie. A poca distanza dalla spiaggia di Acciaroli, facilmente raggiungibile dal paese, poi c’è la spiaggia di Torre Caleo. Si tratta di una piccola spiaggia sugli scogli, accessibile attraverso un sentiero, che regala uno dei panorami più suggestivi dell’intero Cilento.

Acciaroli, la perla del Cilento, ora non ha più alcun segreto per voi. Non vi resta che programmare la vostra prossima visita, scegliendo con attenzione cosa vedere e cosa no. Con la consapevolezza, però, che qualunque cosa sacrificherete vi costringerà necessariamente ad una nuova visita.

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