La Certosa di Padula: la più antica della Campania

La Certosa di Padula (o di San Lorenzo) è situata a Padula in provincia di Salerno ed è stata la prima costruita in Campania.

Il complesso monumentale si estende per oltre 50.000 m² ed è stato dichiarato nel 1998 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Veduta della Certosa di Padula

Storia

I lavori per la costruzione della certosa iniziarono nel 1306 per volontà del conte Tommaso Sanseverino e proseguirono fino al XIX secolo.

Caduta la famiglia dei Sanseverino nella metà del Quattrocento, la certosa divenne di proprietà dei monaci certosini di Padula. Iniziarono così i pellegrinaggi, arrivando ad ospitare Carlo V. In tale occasione si narra che i monaci cucinarono per il re una frittata di mille uova. Ogni anno questo evento storico viene rievocato la notte di San Lorenzo attraverso una piccola festa cittadina.

La certosa come dicevamo prima si distingue come grande esempio di architettura Barocca, infatti proprio in tale periodo risalgono gli ingenti rimaneggiamenti che subì la struttura. I lavori durarono per oltre due secoli.

Nel 1807 purtroppo i monaci furono cacciati e lo stabile divenne una caserma. In tale periodo la certosa fu saccheggiata diverse volte e molte opere d’arte sono andate perdute. 

Solo con il ripristino del regno borbonico i monaci certosini ritornarono nella certosa e per ridare lustro al complesso furono commissionati molti lavori di restauro. 

Il destino avverso dei monaci purtroppo continuò dopo l’unità d’Italia, quando vennero nuovamente cacciati dalla struttura.

Successivamente durante le due guerre mondiali la certosa essendo completamente abbandonata divenne un campo di prigionia.

Solo nel 1981 il complesso divenne un sito turistico e la sovrintendenza avviò i primi lavori di restauro per rendere la struttura utile al nuovo scopo.

Esempio di architettura barocca

Grazie ai restauri oggi possiamo osservare l’atrio della struttura dove primeggia una grande facciata barocca. Passeggiando all’interno della certosa si attraversano le scuderie, le officine, la farmacia e le cantine, tutte riportate agli antichi fasti.

La chiesa all’interno del complesso monumentale conserva gli altari con raffinate decorazioni policrome con inserti in madreperla, gli affreschi del XVI – XVIII secolo e il pavimento a maioliche settecentesche.

Continuando la visita alla certosa, non possiamo non notare il magnifico spettacolo del chiostro grande che con i suoi 15.000 metri quadrati risulta essere uno dei più grandi al mondo.

Molto particolari e scenografici risultano essere la torre ottagonale e lo scalone ellittico situati in fondo al maestoso chiostro.

Scalone ellittico

Curiosità

Per la sua bellezza, la Certosa è stata adoperata in numerose occasioni come set cinematografico. Tra i film qui realizzati non possiamo non citare C’era una volta (1967) con la bellissima Sophia Loren. In questa storica pellicola viene citata la famosa leggenda della frittata di mille uova.

Informazioni utili: orari e biglietti

La Certosa è aperta dal mercoledì al lunedì, dalle ore 09.00 alle ore 19.30 con ultimo ingresso alle ore 18.45.

I prezzi dei biglietti variano a seconda delle età dei visitatori:

  • dai 18 ai 25 anni non compiuti: €2
  • con più di 25 anni: €6
  • con meno di 18 anni: ingresso gratuito

In biglietteria è possibile acquistare altre tipologie di biglietti per accedere ad altri musei e spazi. L’ingresso è gratuito per gli insegnanti, i giornalisti ed i portatori di handicap con accompagnatori. Sono previste giornate ad ingresso gratuito.

Come arrivare

Padula è una cittadina situata a circa 100 km da Salerno pertanto per chi decide di visitare la certosa in macchina, consigliamo di uscire al casello di Padula-Buonabitacolo sull’autostrada A3 SA/RC per poi proseguire per la SS 19 a 3 km dal bivio di Padula.

Per chi decide di raggiungere il sito monumentale con i mezzi di trasporto, purtroppo a Padula non c’è la stazione ferroviaria, ma è possibile scendere a Battipaglia o a Sapri e da lì prendere uno degli autobus sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia.


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